Le scommesse insospettabili che hanno riservato maggiori soddisfazioni
Inutile sottolineare che nel mondo si possa ormai scommettere su tutto. Di seguito, passiamo in rassegna un paio di pronostici passati alla storia.
Chi è amante del calcio è solito scommettere sull’1X2, under/over, Gol/NoGol, magari avventurarsi sul nome del primo marcatore o sul risultato finale di una partita; chi è appassionato di tennis tenta solitamente d’indovinare il vincente dell’incontro, il set-betting, o l’antepost su chi si aggiudicherà il prossimo torneo dello Slam; stesso approccio per chi segue la Formula 1, propenso ad investire i propri soldi su chi trionferà nel Gran Premio in arrivo.
Questa premessa, probabilmente anche un po’ noiosa, serve per introdurvi al fatto che non tutti amano l’ordinario: di seguito, vi raccontiamo un paio di storie realmente accadute relative a scommesse insospettabili che hanno regalato un guadagno clamoroso.
La prima riguarda Luis Suarez, 36enne attaccante uruguaiano tra i più forti al mondo all’apice della carriera, celebre non soltanto per i tanti gol realizzati, ma anche per la strana tendenza a mordere all’improvviso gli avversari: in effetti, il nativo di Salto addenta nel 2010 il malcapitato Bakkal per poi ripetersi nel 2013 con il difensore del Chelsea Ivanovic.
Questa peculiarità del Pistolero non può ovviamente sfuggire ai bookmakers che, prima del Mondiale 2014, propongono un mercato speciale ad hoc in cui quotano un morso di Suarez nel corso della competizione: la quota (150) è a dir poco esorbitante con 167 scommettitori che tentano la fortuna e il buon Luis non delude le aspettative, posando i propri denti sulla spalla dell’azzurro Giorgio Chiellini.
La punta di diamante dell’Uruguay incapperà in una lunga squalifica, tuttavia possiamo soltanto immaginare gli occhi luccicanti di gioia dei 167 coraggiosi nel momento in cui Suarez li ha mandati alla cassa, addentando il difensore della nazionale italiana.
Dal calcio ci spostiamo al mondo dei motori con il secondo episodio che riguarda uno dei piloti più forti di tutti i tempi: quel Lewis Hamilton che si è aggiudicato ben sette Mondiali di F1, arrivando ad un passo dal trionfo già nell’anno dell’esordio nel 2007.
Facile prevedere un futuro da campione dopo averlo ammirato alla guida della McLaren, ben più complicato sbilanciarsi quando il britannico corre da bambino nei kart, ma non per Richard Hopkins che, accompagnando il figlio ad una corsa, vede Lewis fare sfracelli su un’altra pista con una lampadina che si accende immediatamente nella sua mente: questo ragazzo vincerà un GP di Formula 1 prima dei 23 anni!
Da quel momento, Richard cerca e trova un bookmaker che quoti una scommessa del genere, investendoci 200 sterline: Lewis ripaga la sua fiducia, aggiudicandosi il primo GP a 22 anni, e Hopkins si porta a casa la bellezza di 40.000 sterline.
È chiaro che non tutte le ciambelle riescono col buco e, a fronte di due episodi clamorosi, ci sono tante scommesse fuori dall’ordinario concluse con un fallimento, tuttavia si può comunque trarre una lezione importante da quanto appena scritto: pensare fuori dagli schemi non è così negativo e quando si ha una intuizione non va soffocata, ma anzi bisogna crederci perché, nel betting così come nella vita, lo spirito d’iniziativa può anche essere ripagato con dividendi impensabili.