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| ANALISI

Giampaolo al Lecce: un’altra chance per il “Maestro” girovago

I salentini saranno la decima squadra allenata dal tecnico di Bellinzona in Serie A, solo in due nella storia hanno fatto meglio

Marco Giampaolo torna in Serie A. Due anni dopo la seconda (fallimentare) esperienza sulla panchina della Sampdoria Il tecnico 57enne è pronto a rilanciarsi con l’ennesima opportunità della sua carriera nel massimo campionato. Una missione difficile lo attende all’orizzonte: salvare un Lecce depresso e pieno di paure, mai forse davvero compreso da un Luca Gotti apparso sin da subito in difficoltà quest’anno dopo la salvezza raggiunta nella passata stagione grazie a un ottimo finale

Ha le idee chiare, il “Maestro” di Bellinzona: esterni a piede invertito, difesa a quattro, un solo centravanti e tanta voglia come sempre di esprimere in primis un bel calcio, attraverso il controllo della palla. Dall’estetica passano i risultati e, dunque, la permanenza in Serie A: un diktat neppure troppo implicito certamente gradito al direttore sportivo Pantaleo Corvino, famoso per le sue scelte forti dettate dall’istinto e dalle sensazioni, più che dalla semplice ricerca su base “scientifica”.

Giampaolo è, senza ombra di dubbio, un allenatore dal trascorso tanto lungo quanto controverso, che ha saputo tanto incantare quanto lasciare di sasso, nel senso più negativo del termine. L’esperienza di Lecce, peraltro, gli permette persino di raggiungere un club davvero ristretto, ovvero quello degli allenatori che in carriera si sono seduti sulla panchina di almeno 10 squadre nella Serie A a girone unico. Assieme a lui, il leggendario Carlo Mazzone e Alberto Malesani, entrambi arrivati a quota 11.

Ascoli, Cagliari, Siena, Catania, Cesena, Empoli, Sampdoria, Milan, Torino e, ora, il Lecce. Aveva proposte dall’estero, ha rivelato in conferenza stampa, ma ha scelto ancora una volta l’Italia per rilanciare una carriera ormai da tempo impantanata dopo le sue ultime fallimentari esperienze. A san Siro sponda rossonera, ad esempio, lo ricordano ancora come uno dei peggiori e più inadeguati di sempre. Di certo, tramite il suo calcio dispendioso, a tratti abbagliante a tratti estremamente fragile, un segno sul nostro campionato Giampaolo lo ha già lasciato. Ora, è tempo per un nuovo inizio. E, forse, per inseguire una redenzione che passa, come sempre, solo e soltanto dal campo.

Iacopo Erba