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| ANALISI

Nations League, Italia-Francia

In programma domenica sera a San Siro, Italia-Francia è una sfida a dir poco affascinante.

Inserite nel gruppo 2 della League A insieme a Belgio e Israele, Italia e Francia hanno staccato con 90 minuti d’anticipo il biglietto per i quarti di finale di Nations League.

Le sfide più famose tra Azzurri e Blues? La finale di EURO 2000, decisa a favore dei transalpini dal golden goal di David Trezeguet e la finale dei Mondiali di Germania del 2006, quando Fabio Grosso realizzò il rigore che regalò il quarto titolo iridato all’Italia.

In programma martedì sera a Bologna, Italia-Turchia rappresenta una tappa di avvicinamento importante verso Germania 2024

Italia-Francia (domenica 17 novembre ore 20:45)

Separate da tre lunghezze, Italia e Francia affrontano l’ultima giornata del gruppo 2 di League A con il morale alto perché sono già qualificate ai quarti di finale di Nations League.

Passando sul campo del Belgio con il minimo scarto (1-0 firmato Tonali), l’Italia si è portata a quota 13.
Per difendere il primato in classifica (che consente di giocare i quarti in casa), ai ragazzi di Luciano Spalletti, che all’andata hanno sbancato Parigi con un clamoroso 3-1, può bastare una sconfitta di misura.

Reduce dallo 0-0 casalingo con Israele, la Francia è seconda con 10 punti.
Guidati da Didier Deschamps, che siede sulla panchina dei Galletti dall’8 luglio del 2012, les Blues a EURO 2024 si sono arresi in semifinale alla Spagna dopo aver eliminato Belgio e Portogallo.

Numero 9 della classifica mondiale, l’Italia è avanti 20-12 nel bilancio dei 40 confronti diretti con la Francia e ha segnato 29 reti in più (93-64) dei transalpini.
I migliori marcatori nella storia di questo duello sono Eugène Maës con 6 gol e Giuseppe Meazza (al quale è intitolato lo stadio della sfida di stasera) con 5.

Pasquale Cosco