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| ANALISI

Nazionali, quanti infortunati per la Serie A: diversi club in ansia

La sosta volge al termine ma ora i club di A devono fronteggiare l’emergenza infortuni rimediati in Nazionale

La sosta di novembre per le nazionali sta per concludersi ma porta con sé diversi strascichi che ora i club di Serie A si ritroveranno a gestire. Sono tanti, forse troppi, i calciatori che si sono fermati in queste settimane in nazionale e che ora dovranno affrontare periodi più o meno lunghi di riabilitazione.

Si parte da Cabal della Juventus: il difensore si è fermato a inizio sosta durante un allenamento con la Colombia per la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Un gravissimo infortunio che costringerà Cabal a rientrare direttamente nella prossima stagione e il club bianconero a intervenire sul mercato.

Un altro grave problema fisico è quello che ha colpito Banda del Lecce: l’attaccante è stato convocato dallo Zambia nonostante il club pugliese non volesse farlo partire in quanto infortunato e ciò che ne è conseguito è la frattura del malleolo mediale della caviglia sinistra. Banda, dunque, dovrà essere operato e ne avrà per almeno due mesi.

Si è fermato anche Calhanoglu dell’Inter: costretto al cambio con la sua Turchia per un fastidio all’inguine, è rimasto comunque alla corte di Vincenzo Montella per iniziare le cure del caso. Non appena rientrerà in Italia si sottoporrà a nuovi esami, ma non dovrebbe essere nulla di grave. 

Nella giornata di ieri si sono fermati anche Tavares, Vlahovic e McTominay. Tutti devono essere ancora visitati dai medici dei rispettivi club, con lo scozzese che è uscito in anticipo per una possibile distorsione alla caviglia sinistra, il serbo per un problema muscolare e il portoghese che non è stato convocato per la sfida contro la Croazia a causa di un fastidio al ginocchio rimediato in allenamento. 

Rimanendo in tema Lazio, un’altra storia da raccontare è quella di Dia. L’attaccante senegalese non ha preso parte agli impegni della nazionale in quanto, secondo quanto filtrava dalla sua Federazione, sembrava avesse contratto la malaria. In seguito ad ulteriori accertamenti, però, si dovrebbe esser trattato solo di una forma influenzale e si è in attesa di capire se Baroni potrà utilizzarlo o meno contro il Bologna.

Chiara Scatena