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| ANALISI

Australian Open 2025: un Sinner sollevato vuole il bis

Grazie alla sentenza del TAS che arriverà dopo l’11 febbraio, l’azzurro potrà difendere il titolo a Melbourne.

Il caso di doping che riguarda Jannik Sinner è ben lontano dalla sua conclusione, tuttavia il calendario delle udienze del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha evidenziato che il caso del nativo di San Candido non si discuterà almeno fino all’11 febbraio, motivo per cui il numero uno al mondo sarà regolarmente ai nastri di partenza dell’Australian Open, in programma dal 12 al 26 gennaio 2025.

Di seguito, trovate il nostro poker di favoriti per il primo Slam della nuova stagione tennistica.

Australian Open, 3° turno: preview Sinner-Baez

Jannik Sinner

Il campione altoatesino ha vinto 53 partite su 56 sul cemento nel 2024, aggiudicandosi entrambi gli Slam disputati su questa superficie, motivo per cui sarà il tennista da battere in Australia, specialmente dopo il fantastico finale di stagione che l’ha visto trionfare alle ATP Finals di Torino e in Coppa Davis a Malaga.

Carlos Alcaraz

Il rivale n. 1 di Sinner ha chiuso l’annata in calo di rendimento, ma è un atleta da grandi appuntamenti come dimostrato dai due Slam vinti nel corso del 2024 al Roland Garros e Wimbledon; anche se il connazionale di Rafa Nadal difetta di continuità, se uscirà indenne dai primi turni di Melbourne sarà un osso durissimo d’affrontare per chiunque, Jannik compreso.

Novak Djokovic

Grandissima curiosità per il binomio Djokovic/Murray con Nole alla ricerca di nuovi stimoli per centrare l’agognato Slam n. 25, traguardo mai tagliato da nessun tennista nella storia di questo sport; il fatto che il serbo sia, comunque, riuscito ad aggiudicarsi l’oro olimpico a Parigi nonostante una stagione a dir poco complicata significa che può ancora essere competitivo ai massimi livelli.

Alexander Zverev

Il tedesco è all’asciutto negli Slam e vanta due finali perse al set decisivo con Dominic Thiem agli US Open 2020 e opposto a Carlos Alcaraz nell’atto conclusivo dell’ultimo Roland Garros; se il 27enne di Amburgo riuscirà, però, ad essere più coraggioso e offensivo nei momenti decisivi di un Major, riteniamo che abbia il potenziale per elevarsi dallo status di ottimo giocatore a quello di campione.

Filippo Re