Oscar, l’ultimo campione saluta la Cina
Dopo otto stagioni allo Shanghai SIPG il brasiliano è pronto a tornare in patria. Lo voleva la Juve, ma scelse i soldi
L’avventura in Cina di Oscar dos Santos Emboaba JĂşnior, al secolo semplicemente Oscar, è ormai giunta al capolinea. Il contratto del calciatore brasiliano con lo Shanghai Port scadrĂ il 31 dicembre e non verrĂ rinnovato. A 33 anni, per lui si prospettano ora due opzioni: la prima porta in patria, la seconda alla MLS americana. Il classe ’91, però, sembra avere le idee piuttosto chiare: “Mia madre sta invecchiando e le mie sorelle hanno dei figli. Vogliamo essere vicini”, ha ammesso a Folha de Sao Paulo facendo ipotizzare un ritorno in Brasile.
Oscar, dagli esordi in Brasile ai trionfi con il Chelsea
Cresciuto calcisticamente nell’União Barbarense (1998-2004) e successivamente nel San Paolo (2004-2008), disputa con la Tricolor Paulista le sue prime due stagioni da professionista, poi passa all’Internacional. Con la formazione di Porto Alegre arriva la definitiva consacrazione tanto da guadagnarsi la chiamata di un top club europeo: il Chelsea. Nell’estate del 2012 Abramovich sborsa 32 milioni di euro per portarlo ai Blues: un investimento importante che dà però i suoi frutti visto che a Londra Oscar disputa quattro stagioni e mezzo ad alti livelli trascinando la squadra alla vittoria in Champions League il primo anno e al successo in Premier League e in Carabo Cup nel 2014-15.
Oscar rifiuta la Juve e vola in Cina
Alla vigilia di Natale del 2016, però, prende una scelta che gli cambierĂ per sempre la vita: lo vuole la Juventus che è pronta ad accoglierlo a Torino per regalargli un’altra avventura nel calcio europeo, ma dalla Cina arriva un’offerta monstre da parte dello Shanghai SIPG (oggi Shanghai Port), che gli mette sul piatto un contratto da 24 milioni di euro a stagione. Il calciatore si trova davanti a un bivio che inevitabilmente condizionerĂ la sua carriera e la sua esistenza. A soli 25 anni, però, piĂą che alla gloria Oscar guarda al portafoglio e vola in Oriente in cambio di 60 milioni di euro, diventando l’acquisto piĂą costoso della storia della Super League. “La Cina ha un potere finanziario incredibile e a volte fa offerte che noi giocatori non possiamo rifiutare – commentò all’epoca Oscar –. Vengo da un ambiente sociale molto povero in Brasile. Non avevamo nulla. Questo è il frutto del mio lavoro”.
Oscar, una carriera sacrificata per il conto in banca
Nei suoi anni allo Shanghai SIPG mette in bacheca tre campionati (2018, 2023 e 2024), una Coppa (2020) e una Supercoppa (2019). Dei tanti campioni sbarcati in Cina, il brasiliano è l’unico a restare nonostante scandali di corruzione, pandemia e crisi economica. Questo perchĂ©, per sua fortuna, rinnova il contratto poco prima della stretta sugli stipendi dei calciatori con il tetto salariale, che dĂ il via alla fuga dei campioni. Dopo otto anni, durante i quali ha guadagnato 175 milioni di euro, Oscar è pronto a lasciare la sua prigione dorata in Cina per tornare in patria. Poteva diventare una stella del calcio mondiale invece ha scelto i soldi finendo nell’oblio.
Vincenzo Lo Presti