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| ANALISI

Il Real Madrid ferma l’Atalanta, interrotta la striscia di vittorie consecutive: da quanto mancava la sconfitta

La Dea torna a riassaporare il sapore della sconfitta che mancava dalla sfida in campionato contro il Como e che interrompe la striscia delle nove vittorie consecutive tra campionato e Europa

Il Real Madrid batte l’Atalanta 3 -2 nella sesta giornata di Champions League e torna a casa col bottino pieno. Tre punti che vedono i Blancos diciottesimi a quota 9, a -2 dalla Dea nona in classifica e a un passo dall’ottava posizione che segna il confine tra la zona play off e quella delle qualificate al prossimo turno.

Non bastano le reti di De Ketelaere e Lookman

La squadra di Gasperini incassa così la prima sconfitta in Europa, nonostante la prestazione importante e i due gol firmati De Ketelaere e Lookman che non sono bastati per riaprire la sfida e cercare di strappare almeno un pareggio contro i campioni d’Europa che sono riusciti a imporsi grazie a i centri di Mbappé, Vinicius e Bellingham.

La gara non ha disatteso le aspettative

I bergamaschi si sono arresi alla squadra di Ancelotti, ma lo hanno fatto con onore. Hanno giocato una gara a viso aperto lottando e provandoci fino all’ultimo secondo disponibile. Aspettative rispettate per chi immaginava una partita spettacolare con tanti gol e giocate, a fare la differenza sono state proprio quest’ultime. 

Due mesi fa l’ultima sconfitta 

I nerazzurri hanno riassaporato il sapore della sconfitta che mancava da due mesi circa. Dal 24 settembre se si vuole essere precisi, nel match contro il Como in Serie A. L’Atalanta non perdeva da allora e dalla partita con i lariani a oggi ha ottenuto solo risultati positivi: 2 pareggi e 12 vittorie. Dall’incontro casalingo col Verona a quello col Milan, sempre al Gewiss Stadium e risalente all’ultima giornata di campionato, la Dea ha infilato nove successi consecutivi in entrambe le competizioni che riflettono a pieno lo stato di forma ottimale della squadra di Gasperini. 

L’applauso dei tifosi 

Una sconfitta che brucia, ma che non mette affatto in discussione la crescita e il percorso fatto dalla Dea fino a oggi. Può essere considerata come un incidente di percorso e a testimonianza di ciò anche l’applauso del pubblico presente al Gewiss Stadium che, al triplice fischio, ha accompagnato i giocatori nello spogliatoio. 

Martina Barnabei