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| ANALISI

Juve, gennaio il mese della verità: o rinasci o sprofondi

I bianconeri si giocheranno la Supercoppa italiana e determineranno il piazzamento in Champions League e, in parte, anche in campionato

Il 2024 della Juve non si poteva che chiudere con un pareggio. Un altro, l’ennesimo verrebbe da dire. La squadra di Thiago Motta è l’unica formazione di Serie A a non aver ancora perso dopo 18 partite, ma ne ha pareggiate ben undici. Contro la Fiorentina, i bianconeri sembrano avere la sfida in mano, ma lo scivolone di Cambiaso dà il via all’azione che porta al 2-2 finale di Sottil. La Signora getta alle ortiche altri due punti e aumentano i rimpianti per quello che sarebbe potuto essere e invece non è stato. 

Juve, quante occasioni sciupate

Sì, perché non è la prima volta che la Juve perde punti da situazioni di vantaggio. Accade anche il 6 ottobre, sempre tra le mura amiche, contro il Cagliari quando, avanti 1-0 grazie al rigore di Vlahovic, che con la porta spalancata si divora il raddoppio sparando fuori, al minuto 86 Douglas Luiz abbatte in area Piccoli. Dal dischetto Marin non sbaglia e fa 1-1. Stesso svolgimento e identico epilogo il primo dicembre al Via del Mare contro il Lecce. Cambiaso fa e disfa: prima segna la rete del vantaggio ospite, poi perde palla in uscita e Rebic da due passi spinge in rete il perfetto assist di Krstovic pareggiando i conti all’ultimo secondo. Al poker di 0-0 contro Roma, Empoli, Napoli e Milan, che evidenzia una buona solidità difensiva, fa da contraltare il doppio 2-2 interno contro Parma e Venezia, match che i bianconeri acciuffano nel finale ma nei quali sono determinanti alcuni errori marchiani. Il 4-4 con l’Inter e il 2-2 contro il Bologna, infine, sono il frutto di due super rimonte: la prima da 4-2, la seconda da 0-2.  

Juve, gennaio di fuoco: il calendario completo

I primi mesi di Thiago Motta sulla panchina della Signora sono dunque stati una vera e propria altalena di emozioni, ma ora serve solidità, anche perché a gennaio la Juve si gioca tanto. I bianconeri saranno chiamati a un tour de force con ben sette partite (potrebbero essere anche otto) in appena 26 giorni. Si parte dalla Supercoppa italiana, dove venerdì 3 gennaio a Riad, alle ore 20 italiane, Vlahovic e compagni sfideranno il Milan in semifinale. In caso di successo ci sarà poi la finalissima in programma lunedì 6 contro la vincente del match tra Inter e Atalanta. Nel primo mese del nuovo anno, la Juve determinerà anche il proprio piazzamento nel maxi girone di Champions League affrontando martedì 21 il Bruges in trasferta e mercoledì 29 il Benfica all’Allianz Stadium. Passando al campionato, invece, la formazione torinese al rientro dall’Arabia Saudita in appena una settimana sfiderà il Torino nel derby (sabato 11 gennaio alle 18 all’Olimpico), l’Atalanta al Gewiss Stadium (martedì 14 alle 20.45) e il Milan all’Allianz (sabato 18 alle 18.). L’ultimo impegno in Serie A a gennaio sarà sabato 25 alle 18 al Maradona contro il Napoli. Da qui passano gran parte delle ambizioni bianconere: il tempo stringe e il confine tra rinascita e baratro è sempre più sottile. 

Vincenzo Lo Presti