Cristiano Ronaldo tra super rinnovo con l’Al-Nassr e sogno 2030
Il portoghese va verso un maxi rinnovo e punta un’altra pagina di storia
Non ha fine Cristiano Ronaldo. Più di tutti, oltre ogni limite, continuando a sfidare per principio il rivale di sempre Leo Messi. Quando l’addio sembrava l’ipotesi più plausibile, dall’Arabia Saudita è arrivata la notizia dell’imminente rinnovo di contratto con l’Al-Nassr. Accordo per un altro anno, figlio della carta d’identità che nonostante tutto non mente, ma sempre a cifre clamorose e mai viste prima.
La proposta
Quanto può valere un anno in più di Cristiano Ronaldo con la maglia dell’Al-Nassr? Nel dubbio chiedere al fondo sovrano Pif, che risponderà prontamente: 200 milioni di euro. Questa l’offerta fatta recapitare al portoghese tra ingaggio e altre voci contrattuali. Cifra in grado di far impallidire chiunque: 547mila euro al giorno, una cifra senza senso. Il primo stipendio con lo Sporting Lisbona era pari a due giorni di quello promesso da Pif. La crescita però è stata costante: 5.6 milioni al Manchester United, 10, quindi 18 e infine 21 al Real Madrid. Poi ben 31 alla Juventus, prima di scendere a 23 nel ritorno ai Red Devils.
E il lato sportivo?
Non è diventato un campionato di riferimento quello saudita, anzi. Ma tanti calciatori, anche giovani, si sono arresi al richiamo dei pesanti milioni arabi. E Cristiano Ronaldo, che dei calciatori attratti in Arabia è stato il precursore, ha degli obiettivi chiari in mente. Su tutti quello di arrivare al Mondiale del 2026 negli Stati Uniti, quando il portoghese avrà quarantuno anni. Non sarà il più vecchio della storia, il portiere egiziano El-Hadary è arrivato fino ai quarantacinque anni e mezzo e tra i calciatori di movimento il camerunese Roger Milia è arrivato a giocare un Mondiale a 42 anni. Attenzione allora al Mondiale 2030, che si giocherà in Spagna e Portogallo (e Sudamerica). E se CR7 volesse scrivere un’altra clamorosa pagina di storia? Non è un’opzione da escludere, oltre poi a quella sempre più concreta di vedere il portoghese nelle vesti di testimonial del Mondiale 2034, assegnato all’Arabia Saudita. Perché Ronaldo non ha alcuna intenzione di porsi limiti.
Claudio Ferrari