Gilgeous-Alexander: MVP e titolo NBA nello stesso anno?
L’asso degli Oklahoma City Thunder sogna una storica doppietta.
Una delle più serie candidate all’anello NBA in questa stagione 2024-2025 è, senza dubbio, il team comodamente in vetta alla Western Conference: ci stiamo riferendo agli Oklahoma City Thunder, capaci di fare il vuoto nei confronti delle più immediate inseguitrici che si trovano in doppia cifra di distacco.

Gilgeous-Alexander scatenato
Il merito va al General Manager Sam Presti che ha concluso lo scambio in grado di far svoltare la propria franchigia dopo le macerie lasciate da Kevin Durant, trasferitosi da free agent ai Golden State Warriors: nella notte tra il 5 e il 6 luglio 2019 la cessione di Paul George ai Los Angeles Clippers porta, infatti, in dote un giovane talento che risponde al nome di Shai Gilgeous-Alexander il quale è, ora, il candidato numero uno per il titolo di MVP della lega.
Reduce da una prestazione da 48 punti contro i Detroit Pistons, il 26enne nato nel Kentucky sta viaggiando ad una media di 33 a partita a cui aggiunge 6.2 assist e 5.1 rimbalzi, un leader silenzioso che ha preso per mano uno small market come quello di Oklahoma, portandolo tra le pretendenti all’anello.
La sensazione è che Gilgeous-Alexander sia destinato a vincere il premio individuale di miglior giocatore del campionato, ma quello che desidera di più è mettersi al dito l’anello di campione NBA, sfuggitogli negli ultimi play-off quando OKC si presentò da testa di serie n. 1 a Ovest, ma venne eliminata a sorpresa al 2° turno dai Dallas Mavericks di Luka Doncic e Kyrie Irving; con i texani che hanno alzato bandiera bianca, cedendo l’asso sloveno ai Los Angeles Lakers, non sembrano esserci avversari nella Western Conference perché i californiani hanno un LeBron James 40enne e tanti infortuni, mentre le altre squadre non hanno la forza per contrastare i Thunder, senza dimenticare che i ragazzi di Mark Daigneault si sono aggiudicati entrambi gli scontri diretti con i campioni in carica dei Boston Celtics, probabili avversari nella prossima finale NBA.
Filippo Re