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| LE STELLE

Cinà è già grande: dove potrà arrivare?

C’è grande entusiasmo per il 17enne palermitano vittorioso all’esordio nel circuito ATP a Miami.

Con Jannik Sinner appiedato fino al 4 maggio a causa dell’accordo sottoscritto con la WADA per chiudere definitivamente il caso Clostebol, c’è un volto nuovo per il tennis italiano rappresentato dal 17enne Federico Cinà, bravissimo a sfruttare la wild card concessagli dagli organizzatori del Masters 1000 di Miami per conquistare la sua prima vittoria nel circuito ATP ai danni di Francisco Comesana, piegato con il punteggio di 7-6 (7-4) 7-6 (7-2) nonostante i crampi che si sono manifestati mentre si trovava in vantaggio per 5-2 nella seconda frazione di gioco.

Soltanto Sinner meglio di Cinà

Soprannominato “Pallino“, il siciliano è, così, diventato il più giovane tennista italiano a vincere un match in questa categoria di tornei dietro soltanto al nativo di San Candido (17 anni e 269 giorni per Jannik contro i 17 anni e 354 giorni di Federico), dimostrando di avere un tennis, già, efficace contro atleti ricompresi nella top 100 del ranking mondiale come il sudamericano; dietro di loro in questa speciale classifica, Lorenzo Musetti (18 anni e 6 mesi), Luca Nardi (19 anni e 8 mesi) e l’attuale Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi (19 anni e 9 mesi).

Federico figlio d’arte

Figlio di Francesco Cinà, ex n. 427 della classifica ATP e soprattutto storico allenatore di Roberta Vinci, Federico supererà il best ranking del papà lunedì 31 marzo, essendo già certo di entrare nella top 400 in graduatoria; a tre anni aveva già in mano la prima racchetta e, da allora, non l’ha più abbandonata con Novak Djokovic come grande punto di rifermento (“Vorrei tanto palleggiare con lui”).

Un tennis simile a quello di Cilic

La domanda più intrigante è dove potrà arrivare il nostro connazionale in futuro: fermo restando che alla soglia dei 18 anni si è, sostanzialmente, ancora ingiudicabili, siamo comunque certi che quella provata a Miami sarà la prima di tante gioie per Cinà il quale ci sembra avere delle geometrie e una struttura fisica, ancora da completare, che lo portano ad assomigliare al croato Marin Cilic, capace di aggiudicarsi gli US Open nel 2014.

In ogni caso, è preferibile concentrarsi sul presente con Federico in campo nuovamente in Florida venerdì 21 marzo contro il bulgaro Grigor Dimitrov, finalista nell’ultima edizione dove è stato travolto proprio da Sinner per 6-3 6-1 il giorno di Pasqua.

Filippo Re