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| LE STELLE

L’astro nascente Dedura-Palomero: per gli amici Gastone

Il 17enne tedesco è il primo giocatore nato nel 2008 ad aver vinto un match ATP.

Bravo, ma anche tanto fortunato, il 17enne Diego Dedura-Palomero che, nell’ATP 500 di Monaco, è diventato il primo tennista nato nel 2008 ad aggiudicarsi un incontro nel circuito maggiore.

Doppio colpo di fortuna per Dedura-Palomero

Sconfitto nel turno decisivo delle qualificazioni dal kazako Alexander Bublik, il giovane atleta di casa è stato ripescato nel tabellone principale grazie al forfait di Gael Monfils e ha, poi, approfittato del ritiro del canadese Denis Shapovalov sul punteggio di 7-6 (7-2) 3-0 in favore del teutonico.

Nato e cresciuto a Berlino da padre tedesco e mamma lituana, Diego ha raccontato le sue emozioni: “Ho fatto tanti sacrifici per tutti questi anni e avevo appena ricevuto la wild card dagli organizzatori per le qualificazioni a Monaco: ho vinto la prima partita con McDonald e ho, poi, perso quella con Bublik. All’inizio sono stato sfortunato perché ero il quarto lucky loser e ne sono entrati subito tre, ma ho aspettato tutta la giornata di lunedì e alla fine Monfils si è ritirato: è venuto da me e mi ha detto ‘Divertiti, segui il pubblico e gioca il tuo miglior tennis’. Non riesco ad esprimerlo a parole, sono così felice in questo momento”.

La celebrazione religiosa a fine match

Dopo la vittoria con Shapovalov, il teutonico ha disegnato una croce sulla terra rossa per, poi, sdraiarsi sopra di essa in una posa che ha ricordato a molti la crocifissione, gesto simbolico durante la Settimana Santa: “Sono piuttosto religioso e credo che Dio mi abbia aiutato un po’ nel mio cammino: dopo la partita, era pura gratitudine da parte mia”.

Diego entrerà nella top 400

Attualmente posizionato al n. 549 del ranking mondiale, il connazionale di Alexander Zverev è, già, certo di entrare per la prima volta nella top 400 della classifica con la speranza che sia soltanto il primo di tanti traguardi prestigiosi; in fondo, il fatto che si sia allenato una volta da ragazzino con Rafa Nadal nella sua Academy a Manacor è di buon auspicio per il futuro di un tennista che, pur essendo giovanissimo, parla senza problemi tedesco, lituano, spagnolo e inglese, un vero e proprio poliglotta come lo è anche un altro campionissimo di questo sport: Novak Djokovic.

Filippo Re