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| ANALISI

Brasile, la crisi continua: Durival Junior in bilico dopo l’umiliazione con l’Argentina

La nazionale verdeoro rimedia un ko pesantissimo. E Marquinhos e Vinicius si scagliano contro il ct

Continua la crisi della nazionale brasiliana, che non smette di rimediare risultati deludenti. Nell’ultimo turno delle qualificazioni al prossimo Mondiale, il Brasile ha subito una sconfitta pesantissima contro i rivali di sempre dell’Argentina, che ha umiliato i verdeoro con il punteggio di 4-1. La Seleçao appare come una delle peggiori della storia: mai la nazionale brasiliana aveva subito tre gol nel primo tempo di una qualificazione mondiale.

Le critiche al ct Durival Junior

L’umiliante ko contro gli argentini ha portato una montagna di critiche tali da mettere nuovamente in bilico la panchina del ct Durival Junior, che non sembra in grado di trovare una soluzione. «Chiediamo scusa ai tifosi, una cosa del genere non doveva succedere», ha detto il capitano verdeoro Marquinhos dopo l’ultima sconfitta. «Sono necessari cambiamenti prima del Mondiale del 2026. Credo sia necessario ripensare a tutto. Quando siamo tornati nello spogliatoio non c’era molto di cui parlare. Abbiamo giocato molto male e credo sia doverosa una attenta riflessione sul momento che stiamo vivendo. Io ho già giocato un Mondiale e l’ho perso, non voglio che succeda ancora» ha dichiarato invece Vinicius Junior. 

I possibili sostituti di Durival Junior

E già girano voci sui possibili allenatori che potrebbero sostituire Durival Junior sulla panchina della nazionale brasiliana. Il nome più caldo è quello di Carlo Ancelotti, che dopo il Mondiale per Club potrebbe lasciare il Real Madrid e provare l’avventura alla guida del Brasile. Girano anche altri nomi: da Filipe Luis del Flamengo a Jorge Jesus dell’Al-Hilal e Abel Ferreira del Palmeiras.

La situazione nel gruppo di qualificazione 

Il Brasile è ora quarto nel girone sudamericano per la qualificazione al prossimo Mondiale: si qualificano le prime sei ma i brasiliani devono guardarsi alle spalle e stare attenti a Paraguay, Colombia e Venezuela. 

Luigi Trapani Lombardo