keyboard_arrow_left Indietro
| ANALISI

Fonseca, così non va: Milan mai così male da Giampaolo

Solo 11 punti in sette giornate: Pioli aveva sempre fatto meglio

Inizio shock, poi la ripresa con la grande soddisfazione del derby vinto e un cambio di marcia soltanto all’apparenza finalmente trovato. E invece il Milan è presto ricaduto nelle sue fragilità, perdendo a Firenze una partita che ha ridato voci a malelingue e critici e che ha rigettato nel caos un ambiente già molto sollecitato in questo avvio di stagione certamente al di sotto delle aspettative.

Da un tecnico troppo estremo e con poco polso sullo spogliatoio a giocatori ombra di se stessi e una società per lo più assente, sono tante le cause alle spalle di questi primi mesi negativi del Diavolo, tradotti peraltro in una classifica neanche così deficitaria dopo le prime sette giornate visto che i punti di distacco dalla capolista Napoli sono “soltanto cinque”. Tuttavia, il bottino raccolto finora è in realtà misero, specie paragonato a quello delle quattro annate precedenti a quella corrente.

Con Pioli al comando, infatti, il Milan ha oscillato tra i 14 punti del 2022/23 e i 19 del 2021/22, anno in cui è arrivato lo scudetto numero 19. Poi, i 17 del 2020/21 e i 18 dello scorso campionato. Gli 11 raccolti al settimo turno in questa Serie A generano attorno a Fonseca paragoni scomodi e indigesti: l’ultimo a fare peggio fu infatti Giampaolo, che dopo appena nove punti conquistati nello stesso arco di partite fu neanche troppo gentilmente messo alla porta a favore proprio di Pioli, che è poi rimasto alla guida del club per quattro anni e mezzo prima dell’ultima rivoluzione avvenuta la scorsa estate.

E come se non bastasse, gettano ulteriore benzina sul fuoco le due batoste in Champions League contro Liverpool e Bayer Leverkusen: con Pioli al comando soltanto nella stagione del titolo il Diavolo aprì il proprio percorso europeo con due ko nelle prime due uscite. Se sono dunque i risultati l’unica vera cartina di tornasole possibile per qualsiasi allenatore, l’aria attorno a Fonseca si è giustamente rifatta pesante, specialmente vista la qualità della rosa a sua disposizione. Per il portoghese, se non altro, permane al momento la fiducia da parte dei vertici dirigenziali, che lo hanno anzi protetto negli ultimi giorni dopo il caos di Firenze tra il caso rigori e comportamenti decisamente sopra le righe da parte di alcuni membri della rosa. Si sa, tuttavia, che nel calcio il credito è estremamente limitato: Fonseca deve invertire di nuovo la rotta, o l’esonero potrebbe presto diventare inevitabile.

Iacopo Erba