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| ANALISI

Italia, Maldini e Pisilli: quanti giovani lanciati da Spalletti

Spalletti dà continuità alla linea giovane dell’Italia: Pisilli e Maldini sono solo gli ultimi di una lunga serie di giovani talenti.

«Noi abbiamo deciso di ringiovanire molto la squadra».  Così parlava ieri, ai microfoni di LaPresse, Luciano Spalletti commentando l’ipotesi di riaprire le porte dell’Italia a Matteo Politano e Federico Chiesa, dopo aver annunciato la pre-convocazione di giovani come Pisilli e Maldini. Il primo è reduce dal gol vittoria segnato in Roma-Venezia, il secondo tra i professionisti e il primo in Serie A. Già De Rossi lo aveva investito con la maglia da titolare, Juric ha continuato questo percorso dandogli quella fiducia e quella sicurezza emersa nell’abbraccio dopo la rete di tre giorni fa. Per quanto concerne il figlio d’arte, invece, a Monza ha trovato nuove certezze già dalla passata stagione. Il cambio in panchina tra Palladino e Nesta non ha mutato la sua voglia di seguire le orme di papà Paolo, diventando uno dei grandi della Serie A. Un cammino che sta seguendo con voglia e tenacia, premiato dalla pre-convocazione con l’Italia.

Spalletti lavora sui giovani

Spalletti, d’altronde, non è nuovo a intuizioni del genere. Arrivato solo un anno fa sulla panchina della Nazionale non si è tirato indietro davanti al progetto di ringiovanimento della rosa. Un’idea rivoluzionaria, che richiede tempo e pazienza, anche allo stesso allenatore. L’ex Napoli si è messo subito al lavoro per abbassare l’età media, dare spazio a quei ragazzi che sui campi di Serie A, e non solo, stavano faticando e lottando per guadagnarselo, con al centro di tutto i principi della meritocrazia.

Uno sguardo alla Premier

Il primo a esser stato lanciato da Spalletti, all’età di soli 20 anni, è stato Destiny Udogie terzino del Tottenham che in Italia ha vestito le maglie di Verona e Udinese. Il classe 2002 ha totalizzato 5 presenze complessive, conquistandosi la certezza della convocazione sui campi della Premier League. Udogie non è stato però l’unico Spurs a ritagliarsi un posto in Nazionale. Il suo stesso destino, con qualche mese di ritardo, è toccato anche Guglielmo Vicario, certezza tra i pali prima dell’Empoli e poi del club londinese. Il suo debutto con la casacca azzurra è arrivato a marzo 2024, dopo aver indossato a lungo i panni del vice-Donnarumma, ruolo che ancora oggi gli appartiene, nonostante le 2 presenze.

La Serie A propone nuovi talenti

Ma Spalletti punta molto anche sulla Serie A. Resta quello italiano il campionato di riferimento. È da qui che con il passare dei mesi ha pescato nomi come quello di Andrea Cambiaso, lanciato a 24 anni e che ha già toccato quota 9 apparizioni con gli Azzurri. Ma anche quello di Raoul Bellanova, messosi in mostra con la maglia del Torino (oggi all’Atalanta) che a 23 anni per la prima volta è sceso in campo con l’Italia per farlo poi, fino a oggi, altre due volte. Sono 2 le presenze anche per Michael Folorunsho. In prestito al Verona dal Napoli, il centrocampista è cresciuto tra Serie C e Serie B prima di conquistarsi nel massimo campionato con gli scaligeri italiano la fiducia di Spalletti, al punto da convocarlo anche per l’Europeo, per poi però escluderlo nelle convocazioni successive (a causa di alcuni problemi con la società partenopea che non gli hanno permesso di lavorare in gruppo).

L’Europeo è stata anche l’occasione di mostrare a tutta Europa il valore di Riccardo Calafiori, giovane ventiduenne che con la maglia del Bologna aveva conquistato l’accesso alla Champions League. Il centrale è stato uno dei pochi promossi del difficile cammino azzurro, al punto che l’Arsenal ha deciso di investire una bella cifra per assicurarselo dai falsinei. Oggi è lui che porta alta la bandiera del futuro italiano. Chiude, invece, la lista degli esordienti Marco Brescianini, l’ultimo in ordine cronologico. Oggi all’Atalanta, già al Frosinone aveva mostrato tutto il suo valore. Il suo debutto è arrivato il 6 settembre all’età di 24 anni, oggi conta 2 presenze. La lista si chiude così, ma resta in aggiornamento. Pisilli e Maldini potrebbero essere i prossimi nomi da spuntare, altri giovani sul quale puntare per costruire una nuova Italia, più giovane e promettente.

Niccolò Di Leo