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| ANALISI

Parma-Ascoli e il fascino della Serie B

Tra le sfide più interessanti della ventesima giornata di Serie B c’è quella del Tardini

La presenza di squadre come Parma e Ascoli certifica la qualità del campionato di Serie B.

Il palmarès del Parma è da brividi. Nella bacheca della società emiliana brillano tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa delle Coppe, due Coppe UEFA e una Supercoppa UEFA.

Secondo in Serie A nel 1997, il Parma è uno dei cinque club (insieme a Bayer Leverkusen, Real Saragozza, Villarreal e West Ham United) che hanno saputo primeggiare in Europa senza aver mai vinto il campionato nazionale. La compagine gialloblù, inoltre, è l’unica ad aver centrato tre promozioni consecutive, passando dalla Serie D alla Serie A in appena tre anni (2015-2018), in campionati italiani di livello nazionale. 

Tra i grandi giocatori che hanno vestito la maglia del Parma, ricordiamo Gianluigi Buffon, Giancarlo Zola ed Hernán Crespo.

Anche il passato dell’Ascoli è degno di nota. Tra i più antichi d’Italia e il più rappresentativo delle Marche, il club bianconero vanta 16 presenze in Serie A.

Nel campionato cadetto 1977/78 l’Ascoli fece cose pazzesche: collezionò 26 successi e 9 pareggi, subì solo tre sconfitte e distanziò di 17 punti (la vittoria, a quei tempi, ne assegnava 2) la seconda classificata.

Tra gli uomini che hanno fatto la storia dell’Ascoli spiccano Cino Del Duca, Costantino Rozzi, il presidente con i calzini rossi che conquistò una Mitropa Cup, Carletto Mazzone, che fu protagonista tanto in campo che in panchina, e Oliver Bierhoff.

Venendo al match di domenica pomeriggio, vediamo come si sono comportate Parma e Ascoli nel girone d’andata.

Parma-Ascoli e il fascino della Serie B

Primo della classe con 41 punti, il Parma, che prima della sosta ha sbancato Brescia, ha sei lunghezze di vantaggio sulle più immediate inseguitrici.

Titolare dell’attacco più prolifico di tutti, di un ottimo ruolino interno (6-4-0) e di un rendimento esterno impressionante (6-1-2), l’undici di Fabio Pecchia, ex della contesa, ha le carte in regola per puntare alla promozione diretta in Serie A.

Condizionato da un attacco poco pungente e dal peggior ruolino esterno del campionato (1-3-6), l’Ascoli, che in novembre ha rimpiazzato William Viali con Fabrizio Castori, ha chiuso il 2023 pareggiando con il Cittadella. La nota lieta? Soltanto diciottesimo, il Picchio non è lontano (-3) dalla zona salvezza.

Il bilancio dei 21 precedenti è sull’11-4 per il Parma, che all’andata si è imposto 3-1 ma ha perso gli ultimi due confronti diretti giocati al Tardini.

Fabio Pecchia ha una media punti discreta (1.56) nelle sfide contro l’Ascoli mentre Fabrizio Castori ha centrato un solo successo contro il Parma (1-2-2).

In compenso, Castori è avanti 2-1 nel computo dei sei duelli con Pecchia.

Foto: Simon Sohm nel match d’andata