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| ANALISI

Serie A, Verona-Milan

La diciassettesima giornata di Serie A comincia venerdì sera in riva all’Adige con una sfida che ha fatto la storia del calcio italiano.

Grazie a Romeo e Giulietta o meglio grazie a William Shakespeare, Verona è la città dell’amore.

Per i milanisti, invece, la splendida città sulle sponde dell’Adige è la “Fatal Verona”.
Come mai? Perché nel 1973 e nel 1990 al Bentegodi il Milan ha perso due scudetti. Tanto il Milan di Rocco che quello di Sacchi e Van Basten (indimenticabile la scena in cui l’olandese si tolse la maglia) si arresero all’agonismo e alla voglia di stupire dei gialloblù.

Verona-Milan (venerdì 20 dicembre ore 20:45)

La diciassettesima giornata di Serie A comincia venerdì sera al Bentegodi con una sfida ricca di fascino: Verona (1) e Milan (19) sommano 20 scudetti.

Sbancando Parma con un pirotecnico 3-2, il Verona ha interrotto una serie di quattro ko e si è portato a quota 15.
Diciassettesimi della classe, i veneti non conoscono mezze misure (5-0-11).

Pareggiando 0-0 con il Genoa, il Milan è scivolato in ottava posizione con 23 punti e una gara da recuperare.
A caccia del terzo colpo corsaro (2-2-3), l’undici di Paulo Fonseca alloggia -8 dalla zona Champions League.

Gli ultimi sette confronti diretti hanno premiato il Milan, che è avanti 36-14 nel bilancio dei 78 precedenti.
I migliori goleador nella storia di questo duello sono gli ex rossoneri Pierino Prati e Alberto Bigon con cinque reti, una in più della bandiera milanista Gianni Rivera e degli ex veronesi Domenico Penzo e Luca Toni.

Pasquale Cosco