Sinner e il Grande Slam: perché non è più una utopia
Il terzo Major messo in bacheca dall’azzurro apre scenari impensabili fino ad un anno fa.
Sky is the limit per Jannik Sinner, confermatosi campione dell’Australian Open per il secondo anno consecutivo al termine di un percorso che l’ha visto perdere due soli set in tutto il torneo.
L’appetito vien mangiando e, dopo essere diventato il primo tennista italiano a conquistare tre Slam nel singolare maschile, il numero uno al mondo guarda con ottimismo al resto dell’anno in cui è l’unico giocatore nel circuito ATP a poter ancora realizzare il Grande Slam, vale a dire aggiudicarsi tutti e quattro i Major nella stessa stagione.
Sulla carta, l’appuntamento più complicato è il prossimo sulla terra rossa del Roland Garros, però di fronte alla supremazia dell’azzurro non si può escludere un exploit in Francia; di seguito, analizziamo le possibilità del nativo di San Candido nei prossimi tre Slam.
Roland Garros
Dei 19 titoli vinti in carriera, soltanto uno è stato conquistato da Sinner sul rosso e si tratta dell’ATP 250 di Umago che l’ha visto trionfare nel 2022 in finale su Carlos Alcaraz; Jannik è un giocatore di grande ritmo che va in progressione in modalità flipper, come definito recentemente da Matteo Berrettini, motivo per cui questa superficie non gli è troppo congeniale; ci sono, però, due elementi a suo favore: il n. 1 al mondo ha sempre un enorme desiderio di migliorare e la sfida sulla terra battuta lo affascina sicuramente; in aggiunta, è comunque arrivato in semifinale nel 2024 a Parigi, arrendendosi in cinque set al futuro vincitore Alcaraz, motivo per cui non si può considerare lontano dal bersaglio grosso.
Wimbledon
Sull’erba londinese siamo ancora più ottimisti perché Sinner sul veloce si trova alla grandissima e, nella scorsa stagione, ha avuto la sfortuna d’incappare in un malessere nei quarti contro Daniil Medvedev; senza quell’incidente di percorso che gli è costato il torneo, sarebbe quasi sicuramente stato in lotta per il titolo.
US Open
Campione 2024 a Flushing Meadows, sulla carta è lo Slam più semplice dei tre rimasti da disputare in questa stagione anche se, in caso di doppio trionfo a Parigi e Londra, ci sarebbe una pressione spaventosa sulle sue spalle a New York con il Grande Slam a portata di mano; non a caso, un certo Novak Djokovic si è totalmente paralizzato in campo nella finale con Medvedev nel 2021 dopo essersi aggiudicato Australian Open, Roland Garros e Wimbledon, cedendo al russo in tre rapidi set. Nonostante quanto appena scritto, auguriamo a Sinner la stessa pressione perché significherebbe aver vinto altri due Slam dopo quello appena conquistato a Melbourne.
Filippo Re